Con il rialzo termico, dovendo fare di necessità virtù, lo sguardo volge all'alta montagna e alle goulottes.
In questi giorni di bel tempo stabile con Nik, Giampy e Sofy abbiamo deciso di pernottare al "Grand Hotel" des Grands Montet e poi decidere in base alla voglia e alle condizioni cosa fare.
Giampiero e Sofia si dirigono alla bella e classica Ravanel Frendom alla Tour Carré, io e Nicolas decidiamo di dirigerci sulla Grande Rocheuse lungo la via "Late to say i'm sorry".
Late to say i'm sorry, V 5+, 5c e A2 1000 (oppure 750 se si scende in doppia dalla cima della goulotte)
Accesso: da Chamonix risalire la valle indirezione della Svizzera. Poco prima di entrare nel villaggio di Argentiere, parcheggiare presso la Funivia dei Grands Montets.
Avvicinamento: dall'arrivo del troncone superiore della funivia, scendere pochi metri lungo la pista da sci e traversare a destra costeggiando le pareti fino ad oltrepassare il Couloir Cordier che scende dall'Aiguille Verte. Aggirare lo sperone roccioso che scende sul ghiacciaio e risalire in direzione della crepaccia terminale del Couloir Couturier. Se si decide di scendere in doppia dalla cima della goulotte conviende decisamente fare l'avvicinamento con gli sci; se invece si intende raggiungere la cima della Grande Rocheuse e scendere sul versante opposto è più pratico portare le racchette da neve.
Risalire il couloir Couturier per 400m circa fino a che questo non comincia a girare a destra. Risalire i pendii che scendono alla sua sinistra in direzione della goulotte evidente, puntando ad uno sperone roccioso che scende lungo il pendio, proprio sotto la goulotte.
Lungo questo sperone si formano delle colate di neve che permettono di raggiungere il muro più ripido e le colate che solcano la parete rocciosa.
Rsalire lo sperone con 4 tiri realtivamente facili con pendenze mai verticali. Vi sono soste ogni 30-40 metri lungo tutta la goulotte.
Il quarto tiro porta su una rampa ascendente verso destra alla fine della quale vi è una sosta, in prossimità di un tetto. L5 può essere affrontata in due modi secondo la quantità di ghiaccio/neve incollati sulla parete. 1) a sinistra della sosta vie è una placca che talvolta è ricoperta di neve pressata e permette di accedere in modo diretto e veloce al tiro successivo con pendenze di 80 gradi R X. 2) l'itinerario originale, invece, traversa sotto il tetto verso destra per incunearsi in uno stretto diedro (A2/M6). Sulla faccia destra del diedro vi sono delle piccole fessure e lame che consentono di aggirarlo (la neve sul fondo del diedro è raramente sufficiente per permetterne la salita) con difficoltà di 5c/A1, 30m.
L6 è una magnifica goulotte ripida ed effimera che percorre un lungo diedro aperto, 90-80 R X 40m.
L7 Altra lunghezza molto estetica lungo la seconda parte del diedro, che presenta sezioni a 80-85 R X ma si protegge relativamente bene su roccia.
Materiale: 4 viti di cui 2 corte e 2 da 16-19; una serie completa di friends fino al 3,5 camalot, qualche chiodo a lama e universale, dadi medio piccoli, rinvii e fettucce per allungare le protezioni, ferretto per abalakovs.
Discesa: noi abbiamo optato per la discesa in corda doppia dalla cima della goulotte. Come scendere in questo modo dipende molto dalle condizioni di innevamento del Couloir Couturier e dalle capacità tecniche di chi compie la salita. Noi abbiamo sceso la goulotte con 4 corde doppie da 60m e 5 corde doppie lungo il canale. In seguito abbiamo disarrampicato fino agli zaini.
Da qui, lungo il ghiacciaio dell'Argentiere fino a raggiungere la pista nera N.10 che riporta alla stazione intermedia di Lognan e poi al parcheggio.
Chi volesse continuare fino in cima alla Grande Rocheuse può, dalla cima della goulotte continuare per l'evidente canale goulotte che si vede dall'intaglio per 3 tiri di corda circa, racciungere la cima, scendere al colle tra la Rocheuse e la Verte, e poi scendere in corda doppia lungo il Couloir Whymper.
quando il Couturier gira a destra oi risaliamo i pendii in direzione della goulotte evidente
primo tiro facile lungo lo sperone
secondo tiro...tocca a Nik
uno sguardo verso l'Aiguille d'Argentiere
quanto tiro, l'ultimo facile
il traverso di A2 dell'itinerario originale...scalato in libera può essere quotato M6
Nik esce dal tiro di A2/M6-5c-A1
e subito riparte per uno dei tiri più estetici della via
un diedro aperto di 100m
un pò di gaz sotto il sedere...
parto per l'ultimo tiro estetico..che riserva ancora qualche metro da suspense, appena dietro l'angolo
Nik, entusiasta come me di questi ultimi tiri, mi raggiunge in cima alla goulotte
con 10 doppie e un pò di disarrampicata lungo il canale torniamo agli sci
Condizioni delle goulottes e dele pareti: nel bacino dell'Argentiere le pareti N sembrano in condizioni primaverili. Oggi sono state tracciate: il Couturier, la Ginat alle Droites, è stato sciato il NE delle Courtes, il couloir Chevalier, il col des Cristaux; sono state salite Petit Viking, la Ravanel Frendo e Farraon.
Charlet-Ghillini e Madness sembrano molto povere di ghiaccio così come la Charlet al Dolent.
E stata tracciata anche la via normale all'Aiguille dell'Argentiere così come tutte le classiche sci alpinistiche della zona.