lunedì 23 marzo 2009

Goulotte N al Dente del Gigante

DEL GIGANTE - massiccio del Monte Bianco

Primi salitori:
Patrik Gabarrou e Bernard Muller 1979

Difficoltà: 5/IV, 500m

Salita su ghiaccio in ambiente austero ed impervio che richiede un'ottima conoscenza del terreno di alta montagna. L'avvicinamento complesso, la lunghezza della via e l'eventuale ritirata decisamente problematica fanno sì che l'ingaggio di questa salita sia considerevole.

Guarda lo slide show...




Avvicinamento: dalla Punta Helbronner scendere sul Ghiacciaio del Gigante e traversarlo in direzione della punta Yeld 3560m. Risalire i ripidi pendii sino a raggiungerne la vetta e traversare per cresta in direzione SE fino ad un evidente colletto tra le rocce. Scendere al meglio nel couloir NE che parte dal colle e traversare brevemente il bacino superiore del Ghiacciaio della Noire puntando ad un secondo evidente colletto poco più basso. Raggiungerlo, scavalcarlo e scendere nel canale NE per circa 200m raggiungendo il plateau ai piedi della parete NW del Dente del Gigante. Traversare il pianoro (ghiacciaio sospeso) in direzione dello sperone N che scende dal Dente. Passare al meglio la terminale e raggiungere le rocce che scendono a sinistra (faccia a monte). Li si trova il primo ancoraggio per le doppie che portano alla goulotte. Si effettueranno 6 doppie di cui le prime cinque su spuntoni e cordini, e l'ultima su abalakov per passare la terminale. Di seguito i dettagli.



Doppia n.1: una volta passata la terminale dello sperone N dirigersi a sx in direzione delle rocce che scendono. Dallo spuntone con cordino scendere in traversata verso sx (faccia a monte) per circa 40m fino ad un evidente terrazzino.
Doppia n.2: dal terrazzo scendere diritti per circa 45m fino ad uno spuntone con cordino. Sosta appesi.
Doppia n.3: Dallo spuntone scendere (60m) sul seracco costeggiando sempre le rocce. Arrivati sul bordo del seracco (più impressionante che pericoloso e difficile) scendere ancora 10 m e traversare 5/6 m a sinistra sulle rocce (faccia a monte) per raggiungere sosta 4.
Doppia n.4: Dallo spuntone scendere diritti (facendo attenzione alle rocce instabili e alle lame che incastrano le corde) fermandosi pochi metri prima del nevaio su un terrazzo con spuntone e cordino.
Doppia n.5: Dallo spuntone con cordino scendere per 60 m lungo il nevaio spostandosi verso sx in modo da rimanere al riparo da eventuali scariche di ghiaccio.
Doppia n.6: Costruire un'Abalacov e passare la terminale.

ATTENZIONE: gli agenti atmosferici come il vento e la neve potrebbero aver danneggiato o eliminato alcuni ancoraggi, pertanto bisogna prevedere del materiale d'abbandono!!!

Una volta arrivati sul Plateau superiore del ghiacciaio dei Periades camminare in direzione SE in direzione dell'evidente goulotte rettilinea. La terminale può essere difficile da superare. Quest'anno si passa tutto a sx sotto il tiro dei seracchi. Con un tiro di corda la si supera e ci si mette al riparo traversando verso destra (faccia a monte).

Per maggiori dettagli sull'avvicinamento vedi le foto seguenti.









Relazione:

L1: superare la terminale e traversare verso destra.
continuare traversando in conserva protetta o facendo tiri (secondo le prorie conoscenze tecniche e dimestichezza con il terreno) fino alla base della linea.
L2: 60m, muro con passi a 85 gradi in uscita, sosta su ghiaccio;
L3: 60m, goulotte a 75 poi 65 gradi, sosta su ghiaccio;
successivamente il terreno si presenta nevoso con tratti di misto classico per una lunghezza di 250m di sviluppo. Su questo terreno sarete voi a decidere se fare dei tiri o procedere inconserva lunga assicurata. Proseguire quindi in direzione dell'evidente goulotte rettilinea che taglia il bastione superiore;
L4: 60m, dai 55 gradi agli 80 gradi, sosta su spuntone a destra in un'ansa formata dalla roccia, oppure su ghiaccio;
L5: 50m, sezioni a 80 gradi, sosta su ghiaccio alla base di un salto più ripido;
L6: lungheza chiave45m: sezione a 90 gradi, ghiaccio sottile;
L7: 60m con tratti a 80 gradi, sosta su ghiaccio;
L8-9: due lunghezze di 60m con passaggi fino a 75 gradi;
Da qui terreno misto e poi neve portano sulla cresta di Rochefort 50 metri a sinistra della gengiva del Dente del Gigante.

Discesa: scendere per terreno misto lungo l'itinerario d'accesso al Dente del Gigante. Traversare nuovamente il Ghiacciaio del Gigante in direzione del Rifugio Torino.

Materiale: 7/8 viti da ghiaccio di cui 3/4 corte, 3/4 friends fino al 1 camalot, chiodi a lama e universali, fettucce e cordini da abbandono.