mercoledì 27 gennaio 2010

Val di Cogne - Moon

25-01-2010

Cascata interessante che si forma raramente.
La poca frequentazione, il posto selvaggio e la linea della colata prendono un po' distacco dalle "solite" cascate di Cogne.
I 4 tiri sono di difficoltà crescente, e tutti e 4 sono lunghi ed interesanti.
Al momento la cascata è in buone condizioni. La forte escursione termica che si è verificata in questi giorni potrebbe danneggiarla velocemente.

Difficoltà: 4+

Accesso: da Aosta risalire la val di Cogne fino all'abitato di Vieyes dove si parcheggia la macchina vincino all'isola ecologica.

Avvicinamento: ritornare sulla statale fino a trovarsi difronte alla cascata in questione. Solo allora scendere nel bosco fino al torrente dove un vecchio ponte consente di attraversarlo. Risalire i pendii sottostanti la cascata fino alla base.

Discesa: dalla cime una prima doppia da 60m su albero permette di arrivare al nevaio mediano. Dalla cima del secondo tiro, da cordone su albero si effettua una calata da 55m che permette di arrivare sulle terrazze nevose a lato del primo tiro. Da qui pochi metri apiedi riportano alla base.









Val di Mello - Durango

20-01-2010

Cascata splendida in ambiente selvaggio.
La Val di Mello, famosissima per le scalate su roccia in periodo estivo, in inverno assume un carattere d'altri tempi di valle dimenticata dove ancora si incontra il "vecchio" che scia con gli scarponi di cuoio e gli sci d'epoca.
La colata non presenta difficoltà estreme, ma allo stesso tempo la lunghezza non deve essere sottovalutata. La linea è varia e divertente, al momento in condizioni ottime.

Difficoltà: 3/3+, 350m

Accesso: da Milano in direzione di Lecco per imbocare la Valtellina. Arrivati a Morbegno si prende a sx per la Val Masino fino al paesino di San Martino.
Avvicinamento: dal paese di San Martino seguire a dx per la Val di Mello e parcheggiare l'auto alla fine della strada. Seguire il sentiero che si inoltra sul fondovalle e al primo gruppo di case si attraversa il torrente e si risale brevemente in direzione della cascata evidente.

Discesa: sulla cascata non sono presenti soste attrezzate. Pertanto si può scendere su abalakovs o a piedi. Dalla cima della cascata uscire a dx e traversare in discesa verso dx (faccia a monte) nel bosco fino a raggiungere il canale parallelo che si segue fino a valle.









sabato 16 gennaio 2010

Candelone di Pont - Valsavarenche

16-01-2010

Salita spettacolare di una colata che non sempre si forma in condizioni sicure per la salita. L'esposizione sfavorevole obbliga ad una partenza "mattutina" nonostante la vicinanza alla strada.
Al momento in buone condizioni, ma attenzione al cambiamento del clima, un rialzo termico potrebbe renderla pericolosa!!!

Salita oggi con Giampiero Bertotti e Sofia Palmisano - istruttori della Scuola Giusto Gervasutti di Torino

Prima salita: Giannuzzi/Marlier 1993



Accesso: da Aosta continuare in direzione di Courmayeur e risalire la Valsavarenche fino al suo termine. Poco prima del parcheggio per il rifugio Vittorio Emanuele la cascata è ben visibile sulla destra.

Avvicinamento: risalire il pendio fino alla base, 15 min.

Esposizione: S

Difficoltà: tenendo conto del fatto che è una cascata che muta rapidamente la sua struttura, oggi la valutiamo come grado 6.

Discesa: a piedi lungo la strada. Sconsigliata la discesa in doppia.

Note: salita ormai 17 anni fa, conta oggi circa una decina di ripetizioni.
Visto l'ingaggio offerto dalla cacata dovuto a difficoltà ed esposizione, e la difficoltà di preparare una sosta adeguata per i secondi di cordata, abbiamo attrezzato la colata con due soste a spit (vedi foto).
Coloro che non fossero "interessati " ad utilizzarli possono comodamente prendersi i propri rischi limitandosi ad ammirare l'opera con disdegno, senza però portarseli via!!!
Per chi è sufficentemente allenato, è possibile effettuare la salita in un unico tiro di 60m, ma data l'impossibilità di attrezzare una sosta sicura per il recuopero dei secondi, è fortemente sconsigliato. Meglio spezzare in due il salto utilizzando le soste attrezzate a spit (la seconda è sulla strada sopra la cascata in corrispondenza di un grande cespuglio sulla sx.











Foto di Enrico Bonino e Sofia Palmisano


venerdì 15 gennaio 2010

ZERO 70 - Valle di Champorcher - via nuova

con Giampiero e Massimo la settimana scorsa abbiamo salito il candelone di Giavin, nel vallone della Legna.
Risalendo la valle principale non abbiamo potuto fare a meno di notare delle frange "macchiare" di bianco una grande falesia rocciosa sul lato destro orografico della valle.
Come sempre succede in questi casi, l'alpinista pensa sempre al futuro, e prima ancora di attaccare l'obbiettivo preposto per la giornata già si pensava all'uscita successiva: appunto di tentare la salita di queste frange.
Oggi, con Giampiero, Sofia e Stefano ci siamo lanciati alla scoperta di questa colata che a quanto pare non è mai stata salita. In ogni caso non vi erano segni di passaggio come soste, cordoni e chiodi.
Una delle seguenti fotografie spiegerà a dovere il perchè del nome "Zero 70"...

Prima salita: Giampiero Bertotti, Stefano dalla Gasperina, Enrico Bonino e Sofia Palmisano il 15/1/2010



Accesso: da Torino seguire l'autostrada TO-AO ed uscire al casello di Pont Saint Martin.
Da qui proseguire sulla statale in direzione di Aosta e girare a sx sul ponte che attraversa la Dora in corrispondenza del bivio per Champorcher.
Risalire la valle fino all'abitato di Trambesere. Parcheggiare l'auto sulla dx e traversare il paesino dall'altro lato della strada.

Avvicinamento: dal paesino di Trambesere un ponte permette di attraversare il torrente. Risalire alla meglio in mezzo al bosco per raggiungere la base della cascata (visibile dalla strada) in circa 15 min.

Lunghezza: 100m di sviluppo

Difficoltà: 5/5+, II

Discesa: in doppia sulla via su soste attrezzate a spit e maillon rapide

Marteriale: normale dotazione da cascate di ghiaccio

Note: cascata non pericolosa per le valanghe.














foto archivio Bonino, Bertotti, Dalla Gasperina, Palmisano

lunedì 11 gennaio 2010

ICE CLIMBING SEASON HAS BEGUN!

After a "short" holiday in Nepal full of adventures, i came back looking forward to hunt some local ice. Recently doh, the weather hasn't been very kind to climbers. After a dry autumn, snow came late and than rain and rain fairly high up made a big mess, and again snow. Many accidets happend in the past few days because people luking of mountain experience underestimating the actual danger. So we need to be extremely careful with choosing the right line to climb.
Quite few waterfalls are there, but just few are relatively safe to climb at the moment. So before heading to the mountains, it would be wise to contact local Mountain Guide offices to have an advise. I am very happy to give suggestions to those who need some, therefore feel free to call.

9-1-2010 Candelone di Giavin, Champorcher

Access:
from the MB tunnel take the highway towards Torino and exit at Verres village. Cross the bridge over the river direction HONE-CHAMPORCHER.
Past Champorcher village take a left in a corner joining a road going downhill. If you look well in the side valley you can see the exit of the pillar on your left before taking the crossing. Park the car at the end of the road and follow the sumer path going in the Vallone della Legna. At the second signboard cross the river to the left over a wooden bridge. Follow the sumer path and in a 15 min you'll reach the pillars.

Two lines are possible:
Left pillar: WI 5, 2 pitches. first belay on ice, second on a tree with sling and maillon rapide;
Right pillar: WI 5+, 2 pitches. Go around the first mushrooms from the right and make belay at the base of the steep wall in the cave.
First pitch: 30 m cave to cave, belay on ice on the other side of the pillar (left looking up),
Pitch 2: 30 m go up the natural ice dihedral to exit at the very top on the right of an overhang. Belay on a tree with sling and maillon rapide.














8-1-2010 Trip in the night, Valsavarenche

The famous waterfall, at the moment, is in very good conditions. Loads of ice covers the rock face above Degioz village.

You can park your car in front of the Church. In few minutes you are at the base.
The waterfall is not dangerous for avalanches. Some minor snowslides can fall down from the slopes on the side of the main ice wall, after a heavy snowfall.

Pitch 1: WI 3+/4; belay on the ice 30 m after the steep part.
Pitch 2: WI 5+ (short section), many lines are possible on the main wall. Normally one climbs on the right looking at the the ice. Thin delicate short pillar not quite protectable, than easyer to the ice cave behind the second half of the wall. Belay on ice.
Pitch 3: WI 5. Depending on the conditions one can climb just above the belay or in the middle of the wall (our case). The pitch is 55m long, belay on ice. Continuos but by good technique one can exploit the ice features to relax the arms.
Pitch 4: WI3. 60m. Belay in place. on the right.

DESCENT: first rappel from top belay on the the flat. Second rappel on abalakov either finding some ice on the flat or at the top of the steep wall down to the ice cave (left facing up)
third rappel, from belay in place to the snow.
Than continue down walking to the base crossing at first to the left in the woods (facing down).