lunedì 25 maggio 2009

Versante NW della cresta dei Cosmiques

Goulotte inconnue et Profit-Perroux

Difficoltà: M5+, 4+, 250m

La parete NW della cresta dei cosmiques è una "piccola palestra" di misto che è sempre stata sotto gli occhi di tutti ma raramente scalata per la sua breve lunghezza e per la vicinanza della funivia dell'Aiguille du Midi. Da qualche anno però si è vista riscoprire sotto una chiave di lettura moderna con alcuni tracciati più o meno difficili ed ingaggiati.

La goulotte che Mauro ed io abbiamo salito non sappiamo cosa sia. Pensavamo di essere su Le Vent du Dragon ma i locals ci hanno detto che non è quella. Dopo aver trovato un cordino a circa 10 mtri dal canale, non abbiamo più trovato materiale in posto.
La difficoltà della via e l'obbligo di prendere l'ultima funivia ci hanno costretti, ad un tiro dalla fine, a raggiungere la goulotte Perroux-Profit e cosi uscire sulla cresta dei cosmiques piu velocemente.

Accesso:
Da Courmayeur attraverso il traforo del Monte Bianco. Una volta arrivati a Chamonix si prende la funivia dell'Aiguille du Midi fino alla sua stazione superiore.

Avvicinamento:
dalla stazione superiore dell'Aiguille du Midi uscire sul ponte/passerella che collega le due torri. Appena usciti sulla destra vi è in alto la prima sosta con maillon che, con una doppia, permette di accedere al canale sottostante, punto di partenza delle linee.
Per quanto riguarda la goulotte in questione si devono prevedere 6 doppie.
D1: passerella, cordoni con maillon,
D2: sosta su spit appena prima di raggiungere il canale,
D3: su spit dx orografica,
D4: su chiodi e cordoni dx orografica,
D5: cordoni sx orografica, 60m
disarrampicando 6-7 metri e raggiungendo la parete rocciosa si trova un altro ancoraggio su chiodi e cordoni.
D6: ultima doppia fino a chiodo a lama con cordino.

Materiale:
4 viti di cui 3 corte, una serie di friends BD fino al 2, nuts, qualche chiodo, fettucce;

Discesa:
una volta sbucati sulla cresta, seguirla per terreno misto classico fino all'arrivo della funivia.




in Rosso la via che abbiamo seguito, in Verde la Profit/Perroux e in Giallo la Bournier/Vogler.


l'avvicinamento: prima doppia dalla passerella e disarrampicata verso l'ancoraggio


Mauro si ingaggia sul secondo tiro "molto" delicato


Enrico completa il secondo tiro di M5


Mauro durante il terzo tiro


Mauro alle prese con il passo chiave della via: uno strapiombo di roccia con uscita su ghiaccio fine M5+


Mauro alle prese con il 5 tiro, un infido camino verglassato.

Relazione: dal chiodo a lama raggiunto con le doppie salire il colatoio di neve con brevi risalti ripidi fino ad una cengia sulla sinistra, S1 su spuntone, 40m.
Salire il salto di rocce impiastrate di ghiaccio e neve per 50 m, M5, S2 su spuntone al centro.
Continuare nel fondo del canale con 3 brevi risalti prossimi alla verticale, S3 su spuntone a sx, 35m.
Salire le scaglie di roccia sulla sinistra (misto delicato),ed uscire a destra più avanti su una breve goulotte di ghiaccio fino a raggiungere uno strapiombo di roccia (eventualmente del ghiaccio per migliori condizioni). Superarlo faticosamente (M5+, si protegge bene l'uscita) e ribaltarsi sulla neve. Alla base del camino sostare a sinistra su una cengia S4 su friends e scaglia, 40m.
Scendere sul fondo del canale e superare il camino vergalssato, uscire da un breve strapiombo e proseguire per terreno misto classico verso sinistra fino a raggiungere il filo dello sperone, S5 su spuntone, 40m.
Da qui fare una breve doppia per raggiungere la goulotte parallela a sx (faccia a monte). E' la Perroux/Profit. Sosta visibile su cordoni circa 30 metri più in basso.
Con due tiri si raggiunge la cresta dei cosmiques. Il primo presenta una goulotte ghiacciata a 70 gradi. una volta arrivati contro un grosso blocco incastrato uscire a destra per lame ben proteggibili, S6 su cordone, 60m.
Si prosegue per l'evdente colata fino in cresta, S7 su blocco, 60m.

venerdì 8 maggio 2009

Parete Nord dell'Aiguille Verte - Monte Bianco


Difficoltà:
D, 1000m

Primi salitori: Marcel Couturier, Armand Charlet et Jules Simond nel 1932

Salita di difficoltà classiche in ambiente severo ed impressionante. La lunghezza, l'isolamento e la discesa per il couloir Whymper necessitano una buona esperienza di terreno di alta montagna e fanno si che non la si debba sottovalutare.

Noi siamo stati fortunati: non un filo di vento, non una nuvola in cielo, e condizioni buone sia in salita che in discesa. Arrivando in cima all'Aiguille Verte si ha un pò l'impressione di essere in cima al mondo, tutto in torno a te è più basso...o sembra più basso. Anche la vetta del Monte Bianco, che si erge lontano più a ovest.

Accesso: Da Courmayeur attraverso il traforo del Monte Bianco. Una volta arrivati a Chamonix si risale la valle in direzione della Svizzera fino a raggiungere l'abitato di Argentiere.
Qui parte la funivia dei Grands Montets.

Avvicinamento: dalla stazione superiore dei Grands Montets scendere la pista per 100m circa e traversare a destra costeggiando la parete che forma la cresta dei Grand Montets fino ad aggirare lo sperone roccioso che sccende sul ghiacciaio. L'attacco del couloir si trovo proprio dietro questo sperone. Circa 40 min con le ciaspole.
Attenzione: l'avvicinamento è esposto alla caduta di seracchi.

Relazione: salire lungo il canale cercando la neve migliore. Se si resta nel centro dell'imbuto si è esposti alla caduta di ghiaccio dal seracco soprastante, meglio restare sulla sinistra. Il canale sbuca in vetta, o leggermente a sinitra sulla cresta.
E' possibile, ad un certo punto, seguire la variante Bettembourg. Si tratta di una goulotte gigante tra due speroni di roccia con difficoltà di 75o su ghiaccio. Questa però è sempre in ghiaccio molto duro e sbuca al colle della Grande Rocheuse.

Materiale: viti da ghiaccio, qualche chiodo da roccia e fettucce/cordini per rinforzare le soste in discesa lungo il canale Whymper.

Discesa: si effettua sul versante Sud lungo il canale Whymper. Dal colle della Grande Rocheuse comincia una serie di doppie (circa 17) che portano sul ghiacciaio sottostante. Vi è una grande scelta di ancoraggi e le corde da 60m sono utili per scegliere i migliori. Ad un certo punto il couloir si divide in due e bisogna seguire il ramo di destra (faccia a monte). L'ultima doppia è nascosta tutto a dx (faccia a monte) su un terrazzo con grandi quarzi gialli. Questa calata permette di saltare la crepaccia terminale che è spesso molto aperta.
Dalla base del canale si ritorna facilmente al rifugio del Couvercle costeggiando sempre le pareti (occhio ai crepacci, sono longitudinali al senso di marcia!!!)