Goulotte Vivagel 4/IV 1000m
Dopo 15 giorni negli USA e in Canada a spicozzare sulle cascate la voglia di alta montagna torna, e con Max era da un pò che avevamo in programma la goulotte Vivagel sulla parete N della Rocheuse, nel bacino dell'Argentiere.
Per quanto possibile da casa, durante la mia assenza, lui ha un tenuto d'occhio le condizioni, e anch'io non mancavo di leggere i report dei gironi scorsi che davano come ottimo sia il couloir Couturier che le altre goulotte. Ma come per magia, ci ritroviamo alla base della parete ed il Couturier è in condizioni tutt'altro che buone.
Come spesso succede le condizioni possono cambiare in modo repentino. Anche lo scivolo iniziale delle Droites si è scurito molto dopo la nostra visita di poche settimane fa.
Ad ogni modo, la neve caduta nei giorni scorsi (circa 20/25cm ai Grands Montets) si è accumulata nei primi 100m del Couturier rendendo fastidiosa la salita, e poco oltre, lo scivolo diventa in ghiaccio spaccoso o neve molto dura a sinistra e in gran parte del pendio, oppure farina accumulata sul ghiaccio, che quindi non porta, a destra....polpacci in fiamme garantiti.
La goulotte in sè, invece è molto buona, ma ahimè fa solo 3 tiri, per raggiungere poi il canale che porta alla Grande Rocheuse. Purtroppo io stavo poco bene ed in cima alla goulotte siamo scesi in doppia lungo l'itinerario di salita.
Ci sono abalakovs ovunque, attenzione però a saltare i cordini per fare le doppie più lunghe, perchè spesso ci si ritrova a dover scendere 64-65m per raggiungere il cordino successivo.
In questo momento la terminale si passa o tutto a sinistra (caso nostro) o tutto a destra. In ogni caso, dopo aver passato la crepaccia, bisogna fare un lungo traverso per arrivare al centro del canale. In discesa, per evitare di rifare il traverso, noi siamo scesi fino alle rocce più basse verso sinistra faccia a monte, fino a raggiungere la fine del traverso (vedi foto 1) . Lì c'è un cordino giallo su un o spuntone dal quale ci si può avvicinare al bordo della terminale. Purtroppo lì non c'è ghiaccio ed abbiamo "brevettato" un incrocio tra una clessidra ed un fungo di neve che ci ha permesso di scendere il muro della terminale (impressionante ma non pericoloso, le corde da 60 bastano).
ecco alcune foto...
in rosso il giro in salita...in giallo i due ancoraggi di discesa per evitare il traverso
Max sulle placche di ghiaccio
Max con i polpacci bollenti sulle placche di ghiaccio del Couturier. Dietro di lui l'Aiguille d'Argentiere in tutto il suo splendore, e a sinistra l'Aiguille de Chardonnait
Primo tiro di Vivagel
Max sul secondo tiro
in uscita dalla goulotte
alla fine la parte più bella della giornata è stata la discesa nella powder...e detto da un ghiacciatore la dice lunga sulle condizioni del canale :-)
il bacino dell'Argentiere è un posto magico...per le pareti, le luci e lo spettacolo che la montagna ci offre ogni volta! Per terminare in bellezza la giornata abbiamo traversato sotto la parete N delle Droites per tornare sul ghiacciaio dell'Argentiere.
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