martedì 30 settembre 2008

"Reve Caché" - Via Nuova



"REVE CACHE' " - ecco il nome della via nuova aperta da Enrico Bonino e Paolo Stroppiana il 29/9/2008.

Le caratteristiche di questa linea sono la logicità, la varietà, la tecnicità e la lunghezza: tutto ciò ne fa una via impegntiva che può variare molto in difficoltà secondo le condizioni.
Ho salito pochi giorni prima la Baxter Jones ed ho subito notato le due linee parallele che solcano lo sperone centrale. Sono corso a casa pensando di trovare una relazione sulla "bibbia" dell'alpinismo glaciale ma a gran sorpresa...nulla!
Dopo qualche telefonata per verificarne l'inesistenza ho subito chiamato l'entusiasta Paolo che è sempre pronto per nuove avventure "allora...ci sei domani?....si parte per una via nuova!"
Lui, chiaramente ha acconsentito ed eccone il risultato.
Siamo partiti con la prima funivia per l'Helbronner. La temperatura è notevolmente salita dai giorni precedenti. Paolo attacca la terminale, e per poco non ne rimane sepolto, causa crollo di vari ponti di neve. Ma sapevamo che da lì a poco la via sarebbe stata in ombra, e abbiamocontinuato a salire.
La prima parte si presenta come un couloir incassato e sinuoso con alcuni muretti a 70-75-80 gradi. Quando questo gira decisamente a dx ecco le prime difficolotà: due muretti a 85-90 ci riscaldano subito i muscoli e ci portano alla goulotte di dx.
L'idea iniziale era di salirle entrambe, siccome ci sembravano corte. In particolar modo quella di sinistra ci attirava molto per la presenza di belle cascate di ghiaccio.
Ma una volta percorso il canale, questo ci ha condotti in modo assolutamente logico alla base della colata di destra, ed abbiamo così deciso di salirne una sola, ma che meritasse di essere ripetuta e che diventasse una mini grand course (...sono sempre 700m di dislivello!!!).
Dunque, attacchiamo la colata che si rivela subito difficile con passaggi di misto tecnico e delicato per 3 tiri. La lunghezza successiva parte con circa 20 m di roccia per continuare come una goulottina a 55 gradi fino in sosta. Paolo sfortunatamente si tira un blocco di roccia su una gamba e faticherà ad uscire dalla via zoppicando. Ancora un tiro di pendio per arrivare contro un bastione roccioso di colore rossastro. Lo si sale direttamente seguendo la linea più debole arrivando su uno sperone di misto neve e roccia. Si traversa a sinistra e si sale ancora un tiro di misto non banale percorso dalla via "A' l'Est, rien de nouveau" seguito dall' ultimo tiro della cresta Kuffner . Si arriva così sulla spalla del Maudit.



REVE CACHE' - 5+ M R 4c




Relazione
:

L1: terminale e pendio, non vi sono posti buoni dove sostare perciò si deve fare su neve;
L2: pendio, si sosta contro lo sperone sulla sua sinistra (sosta su friends - fessure);
L3-L7: couloir a 55o con corti muretti a 70-75-80 gradi, saliti in conserva;
L8: dove il canale comincia a girare a destra fare S7. Da lì un tiro di 45m con due muri a 85-90, secondo le condizioni, portano a S8. (da fare su friends piccoli a dx o spuntoni a sx);
L9: tiro di misto difficile e delicato, proteggibile a friends e nuts. S9 su groso blocco a dx, 45m;
L10: tiro di misto difficile e delicato proteggibile a friends; talvolta utile arrampicare senza le piccozze, 45m, S10 su chiodi a dx;
L11: tiro di misto e ghiaccio, passaggi verticali, proteggibile con chiodi da ghiaccio e friends. Una volta contro lo strapiombo continuare evidentemente a sx per terreno misto più classico sino a S11 su chiodi a dx, 60m;
L12: tiro dapprima di roccia (potrebbe essere in misto difficile con presenza di più neve, circa 20m) poi di neve a 55 gradi fino ad un blocco con cordone sulla destra, 70m (èconsigliabile di sostare poco prima su friends);
L13: lunghezza di neve e misto classico, 60m, S13 attrezzata con friend, nut e cordone bianco contro il muro rosso alla fine del pendio;
L14: roccia, 4C, 45m: attenzione ai blocchi instabili, seguire i punti di maggior debolezza della parete, S14 da attrezzare su spuntoni;
L15: cresta di neve e misto, salire sul filo e poi volgere a sinistra per raggiungere il canale, S15 da attrezare su friends;
L16: traversare il canale e salire del misto delicato e ripido per raggiungere la cresta a sx, S16 da attrezzare su spuntoni al di là della cresta sulla dx;
L17: terreno misto per uscire sulla cresta Kuffner e sulla spalla del maudit.


Discesa:

Dalla spalla del Maudit scendere i ripidi pendii disarrampicando e facendo 2-3 doppie che si trovano attrezzate sulle rocce (fettucce su blocchi).
Passata la terminale vi sono due opzioni: la prima è quella di raggiungere la spalla del Tacul e scendere per la via normale sino al Rif. Cosmiques e l'Aiguille du Midi (dalla quale si sccende a Chamonix); la seconda è scendere verso destra (faccia a valle) fino al primo anfiteatro nevoso al fondo del quale vi è un colletto stretto. Da lì partono le doppie attrezzate a fix di "Filo d'Arianna". Alla fine delle doppie ci si ritrova vicino al punto di partenza della via.

Materiale: corde da 60m, una serie di friends fino al 2 camalot, micro friends utili, una serie di nuts, qualche chiodo da roccia, fettucce e cordini, 4 chiodi da ghiaccio di cui 2 normali e 2 corti.

BUONA SALITA A TUTTI!


ecco le foto...................



Paolo




Paolo appena scampato al crollo di alcuni ponti di neve si appresta a passare il muro ripido della terminale




Prima parte del canale: si comincia con muretto a 75 gradi su neve polistirolo (L3-L7)




L1: si comincia a fare sul serio, due muretti a 85-90 ci mettono di buon umore e la parete ci sorprende mostrandoci la goulotte di destra...




L2: la goulotte si slancia verso la punta del bastione roccioso in modo elegante




L2: alcuni passaggi di misto difficili segnano la strada




Paolo mi raggiunge in sosta, l'ambiente è spettacolare.




L3: ancora passaggi di misto, dove a volte è più facile arrampicare con le mani...




L3: Paolo alle prese con l'ultimo passo difficile del tiro




L4: ultimo tiro difficile, questa volta sotto forma di cascata di ghiaccio




L'uscita dal quarto tiro ci fa pensare di essere fuori dalle difficoltà, ma troveremo ancora 2 lunghezze impegnative prima di raggiungere la spalla del Maudit.

Paolo, salendo il tiro successivo si tirerà un blocco sulla gamba sinistra che gli impedirà di arrampicare facilmente gli ultimi tiri...ma nonostante questo è stato stoico ed è arrivato in vetta permettendoci di terminare la salita di questa bella via.
Che dire...è davvero un "reve caché" questa goulotte.

GUARDA IL VIDEO

1 commento:

Unknown ha detto...

Enrico,

T'es le meilleur !!!

Bravissimo.