Via Rebuffat/Terray
L'estate ormai è passata da un pezzo e sia io che Max Lucco abbiamo voglia di impugnare le piccozze e letteralmente "prendere a calci" il ghiaccio. Dopo l'estate generosa di belle salite in sua compagnia, ad ottobre ci siamo lasciati scappare qualche bella occasione, ed ora abbiamo tutta l'intenzione di rifarci.
Avevo già percorso questa via anni fa con Eva Oomen, Elio Bonfanti e Mauro Rossi, in quell'anno in cui la parete N dei Pelerins era ricoperta da un lenzuolo bianco e compatto che le vie che la percorrono sembravano quasi intrecciarsi tra loro.
Al momento, nonostante le recenti nevicate, in media montagna la neve sembra fare fatica ad incollarsi alle pareti rocciose, forse a causa del troppo freddo o forse del troppo vento. Dall'altra parte i canali si riempiono e accumulano i fiocchi spazzati via rendendo pericolose quelle vie che si formano proprio grazie allo scioglimento ed al rigelo della coltre bianca. Ma la parete N dei Pelerins anche questa volta ci ha riservato una bella sorpresa e con Max abbiamo salito questa linea lunga, estetica e in ottime condizioni.
Difficoltà: 5/M
Lunghezza: 500m
Località: Chamonix Mont Blanc
Accesso: attraverso il traforo del Monte Bianco fino a raggiungere l'abitato di Chamonix e la partenza della funivia dell'Aiguille du Midi dove si sale fino alla stazione intermedia di Plan des Aiguilles.
Avvicinamento: dal Plan des Aiguilles risalire in direzione delle placche del Peigne e traversare verso N (sx) per aggirare le stesse. Una volta sul ghiacciaio risalirne il fianco sinistro (orografico) fino alla cima del pendio.
Esposizione: N
Discesa: in doppia sulla via
Bellezza: *****
Materiale: raramente si incontra del ghiaccio pertanto si possono portare per scrupolo 2 viti corte. Ci si protegge bene su roccia con una serie di friends dallo #0.3 al #1 camalot e qualche nut; cordini e fettucce, due corde da 60m.
Note:
- l'avvicinamento è esposto alla caduta di seracchi nella sua parte alta. Per attaccare la via esistono due possibilità
- arrivati alla base del canale si attacca un muro di roccia 30m a dx di dove le rocce scendono piu in basso, e si scavalca lo sperone roccioso per raggiungere il canale poco più in alto;
- l'esperienza mi dice che anche li il seracco può colpire, perciò tanto vale essere un pò veloci ed aggirare subito lo sperone ed infilarsi nel canale il più velocemente possibile, si possono lasciare gli zaini alla base della goulotte vera e propria.
- Le soste sarebbero da riattrezzare in parte, e da sostituire quasi tutti i cordini.
- se si prende la funivia al mattino è improbabile prendere l'ultima del pomeriggio, perciò informarsi se il rifugio del Plan des Aiguilles è aperto Tel. 0033665642753
- il pendio che dalla base delle placche del Peigne porta alla goulotte a volte, ricoperto di neve può sembrare innocuo, ma in realtà è un ghiacciaio con dei bei buchi....meglio legarsi!!!
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