martedì 21 dicembre 2010

20/12/2010 Ritornoa casa...ritorno al ghiaccio: è una malattia!!!

Eccoci di ritorno dalla spedizione, stanchi, dimagriti e infreddoliti. Nelle ultime mails inviate dal nepal alla morosa, promettevo viaggi in Thailandia e spiagge assolate, giornate passate a casa davanti al camino e cene romantiche... invece due giorni dopo il mio rientro mi ritrovo a prendere nuovamente freddo su "Trip in the night", Rovenaud e Gekko Lavico...mi sa che è una malattia...però così ho una scusa!!!

Quest'anno è decisamente l'anno del ghiaccio. Torno il 14 dicembre dopo un mese in Nepal chiedendomi se c'è qualcosa in condizioni tipo Patry, Sodoma, Gomorra....le classiche di inizio stagione insomma. Chiamo gli amici e sento già parlare di Repentance, Di fronte al tradimento colonnato centrale, Trip in the Night....mostri che solitamente si formano a metà gennaio!!!

Gian lancia l'esca e io e Nik ci caschiamo come due polli!!!

Ecco che ricomincia la rubrica delle condizioni delle cascate di ghiaccio:

è previsto un deciso rialzo termico con nevicate abbondanti, occhio alle valanghe!!!


Rovenaud: dal 3 al 4 secondo la linea di salita

ottime condizioni della cascata, ghiaccio abbondante. Soste a spit saledo a sinistra. Se nevica molto è pericolosa per le valanghe. Una prima grosa colata è già scesa con le prime nevicate, ma ha ricominciato oggi a nevicare.



Trip in the night: 5+



ottime condizioni, incredibilmente grande per il periodo. Anche il primo tiro è formato bene.

l'abbiamo salita il 18 ed il 20 dicembre.

A breve saranno riattrezzate le soste di salita e di calata, con conseguente aggiornamento del blog e relazione.


Nik sul primo tiro


Gian sul primo tiro


Max all'uscita del salto ripido (20 dic)


Enrico attacca il secondo tiro del muro centrale...pronto per la doccia fredda!



Gecco lavico: 4/4+ secondo le condizioni




la prima salita è dubbia. Marco Appino e Co. nel 2009 l'hanno salita pensando di avere fatto una prima. Oggi, sotto la neve abbiamo trovato dei cordoni"storici" che lasciano pensare ad una precedente salita. Ma poco importa, è una bella linea che merita di essere ripetuta.

Accesso: da Torino in direzione Ceresole Reale fino a raggiungere l'abitato di Rosone, dove si prende la biforcazione a destra per il vallone di Piantonetto. Si risale la valle fino sotto lo Scoglio di Mroz (parete dove d'estate si arrampica, sulla sinistra salendo). Si parcheggia l'auto in corrispondenza di una sbarra sulla sinistra. La cascata è esattamente di fronte, ben visibile.

Avvicinamento: Si prosegue 100m sulla strada principale per poi scendere a destra lungo una mulattiera che porta a delle baite. Si risale il cono fino alla base da 20 min a 1 ora secondo l'innevamento.

L1: 60m. Primo muro ripido (80-90) di 20 m, poi continua per risalti con passaggi a 80. Sosta su ghiaccio.

L2: due possibilità. A sinistra Giampiero Bertotti e Sofia Palmisano hanno salito una variante di ghiaccio di 40 m con tratti a 80. Sosta su alberi. Continuare per erba e traversare al meglio a destra per poi fare una corta doppia da albero che riporta nei pressi del salto succssivo. La salita originale, invece, continua nel canale con sue passi di misto facile per arrivare in alto a sinistra ad una sosta su albero attualmente attrezzata con kevlar dal quale poi ci si cala in discesa.
L3: Poco oltre, nascosto, c'è un tiro incassato che presenta pochimetri a 80 e poi si abbatte, per dare accesso al muro superiore. Sosta su ghiaccio a sx o dx del muro.

L4: Muro ripido 80-90 di 25m. Sosta a sinistra su albero. Non ci sono i cordoni. Per la discesa abbiamo passato direttmente la corda intorno all'albero.

La cascata fa ancora un facile risaltodi 80m circa a 60-70 con soste da attrezzare su ghiaccio.

Discesa: in doppia sulla via su alberi e abalakov.

Note: è pericolosa per le valanghe solo in caso di abbondanti nevicate.



primo tiro


Enrico sul primo tiro



Secondo tiro


Nik sul muro finale

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