Con Nicolas Meli, Gian Bazzocchi e Max Lucco siamo andati ad esplorare questa fantastica valle costellata da castelli di ghiaccio, che dal facile all'estremo offre terreno per ogni ghiacciatore.
La cascata che abbiamo salito si chiama Diabolik, una delle perle della valle lunga ben 300m e sostenuta lungo gran parte dell'itinerario.
Le formidabili condizioni del ghiaccio di quest'anno ci hanno permesso di goderci questa salita al massimo, raramente Diabolik e le sue vicine di casa sono così grosse...
Attenzione: tutte le cascate della valle hanno un forte rischio di valanga, pertanto informarsi sempre della condizione del manto nevoso presso i bollettini dell' Aineva (www.aineva.it) o contattando un professionista.
Diabolik: 5+, 300m
Accesso: da Torino in direzione Milano si imbocca l'autostrada Gravellona-Toce fino a Domodossola. Si prosegue sulla ss 33 del Sempione in direzione del confine di Stato. Da Gondo, proseguire verso il passo del Sempione, superare i primi 4 paravalanghe fino ad imboccare una corta galleria naturale. Alla fine di questa, oltre un breve tratto scoperto si entra in un altro paravalanghe che dopo 100m presenta un'uscita sulla destra. Parcheggiare l'auto nel piazzale.
Avvicnamento: costeggiare il paravalanghe in direzione del Sempione fino a reperire il secondo canalone che scende da sinistra. Risalirlo fino alla base dell'evidente cascata. dal 15 min a 1 h secondo l'innevamento.
Esposizione: N
Quota: 1300
Dei brevi risaliti poco ripidi che spesso sono coperti dalla neve portano alla base del primo muro ripido. Sosta su ghiaccio alla base.
L1: 35m, 80-90, sosta su ghiaccio;
L2: 35m, goulotte spesso sottile a 75-80 che porta all abase del secondo muro, sosta a Spit sulla destra del risalto seguente;
L3: successione di due candele (quest'anno molto grosse) a 85-90, 50m, sosta a spit uscendo a destra;
arrivati nell'anfiteatro le cascate si dividono: all'estrema sinistra vi è una variante di uscita più facile che si chiama Natalina, 3/II, al centro vi è il muro di Diabolik 5+, e a destra la mitica Titanic 6.
L4, L5 sono due lunghezze di raccordo su risalti facili: 120m, soste su ghiaccio per arrivare alla base del muro superiore; sosta su ghiaccioa sx o dx del muro secondo le condizioni e la linea di salita scelta.
L6: 50m, 85-90 fino alla base della candela finale, sosta su spit a destra;
L7: 30m, 85-90 fino a uscire dalla cascata, sosta su albero.
Discesa: in presenza di poca neve costeggiare a 10-15m il precipizio traversando orizzontalmente a destra e seguendo un vago sentiero, per raggiungere lo sperone che scende verso valle. Proseguire in discesa più ripida lungo lo sperone e quando questo diventa troppo ripido ritornare in traversata verso la gola successiva per reperire la Cascata della Scoperta. Attraversarla tra i suoi due risalti e proseguire per il sentiero fino alla strada. Ponte di legno per attraversare il torrente nei pressi dell'uscita del paravalanghe.
In presenza di molta neve, meglio scendere in corda doppia integrando le soste mancanti con Abalakovs.
Note: Titanic dalla macchina sembra buona, ma in realtà le colonne non sono saldate insieme, necessita ancora un 15 giorni di freddo!!!
Per le cascate della valle consultare la guida: "Giardini di cristallo" di Pellizzon & C.
primo tiro
terzo tiro...ghiaccio favoloso!!!
uscita della goulotte
max sulla seconda candela del terzo tiro
l'anfiteatro superiore con Natalina a sx e Diabolik al centro
sui tiri di raccordo
bella vista su Titanic
penultimo tiro...forse il più bello!
Nessun commento:
Posta un commento